Perplexity AI sotto accusa per pratiche di raccolta dati
Perplexity AI, una startup di ricerca AI dal valore di miliardi di dollari, è finita sotto i riflettori per le sue controverse pratiche di data collection e per l’accuratezza delle risposte generate dal suo chatbot. Un’inchiesta ha rivelato che, nonostante l’azienda dichiari di rispettare le volontà degli operatori dei siti, continua a raccogliere contenuti anche da portali che hanno bloccato il suo crawler, utilizzando indirizzi IP non divulgati. Il chatbot di Perplexity non solo genera sintesi che parafrasano strettamente i report originali con scarsa attribuzione, ma spesso “allucina”, inventando informazioni false quando non riesce ad accedere direttamente agli articoli. Il CEO di Perplexity sostiene che l’azienda non stia agendo in modo non etico.